COSA SONO LE FAKE NEWS?

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Fino a pochi anni fa, però, una notizia falsa (o esagerata, o distorta) restava confinata tra chi l’aveva inventata e i suoi amici, ai quali l’aveva raccontata. Oppure veniva pubblicata su giornali scandalistici che, il giorno dopo la pubblicazione, finivano nel cestino o servivano a… incartare il pesce dal pescivendolo. Ci volevano anni perché la notizia falsa si diffondesse un po’. Sempre che non venisse dimenticata prima.

 

Oggi, invece, con la potenza di internet, dei social media come Facebook e Twitter e della televisione, qualunque notizia arriva in pochi istanti in ogni angolo del globo. E comincia a circolare anche se non è vera perché chi le inventa, spesso, guadagna dei soldi da quelle notizie (per esempio dalla pubblicità che compare sul sito che dà la falsa notizia) e dunque organizza dei sistemi per farle circolare senza controllo.

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Oppure, chi inventa le notizie si propone di influenzare le opinioni delle persone inventando fake news che mettono in cattiva luce avversari politici o concorrenti negli affari e “usano” gli utenti dei social network per far loro diffondere rapidamente quella bugia: basta cliccare su “condividi” per distribuire a tutti gli amici qualunque contenuto, vero o falso che sia.

Perché, purtroppo, le persone leggono e condividono le notizie quasi sempre senza chiedersi se siano vere o false. Soprattutto se si tratta di notizie che vengono incontro alle proprie idee (e spesso pregiudizi).

Per essere davvero “fake news”, però, non basta che la notizia sia falsa. Deve anche essere stata inventata consapevolmente e con lo scopo di danneggiare qualcuno o di sostenere una propria tesi. Dunque, una notizia involontariamente sbagliata o imprecisa non è una fake news.

Come si fa ad accorgersi se una notizia è falsa?
La prima cosa da fare è verificare la fonte. Se, per esempio, la notizia che leggete non si trovasse su www.tgcom24.it ma, per esempio, su www.tgcom24news.it drizzate subito le antenne: fake news in agguato!

La seconda cosa da fare è leggere con attenzione e farsi qualche domanda sull’argomento, specialmente se la notizia sembra… troppo bella per essere vera!

La terza cosa che potete fare (anzi è la prima, direi) è leggere il decalogo  (lo trovate in basso) che l’associazione Factcheckers ha pubblicato insieme con Sky Academy.

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Lo sapevi che? Il 2 aprile si celebra in tutto il mondo l’International Fact-checking Day, ossia il giorno per sensibilizzare tutti noi a non credere a qualunque cosa ci venga detta o leggiamo sul web, ma a considerarla con attenzione!

Lo sapevi che 2? In Italia, a volte chiamiamo le fake news “bufale”. Il termine indica una cosa falsa o inverosimile ma, proprio per questo, non è un sinonimo di fake news. Secondo il Vocabolario della Crusca, questo modo di dire potrebbe derivare da “menare per il naso come una bufala”, ossia… portare a spasso il lettore, prenderlo in giro, trascinandolo come si faceva con i buoi e i bufali, ossia tirando l’anello che hanno attaccato al naso.

Qui sotto puoi leggere il decalogo di Factcheckers e Sky Academy per riconoscere le fake news!

 

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